Schizofrenia e legami familiari
In principio, per far chiarezza, possiamo dire che la schizofrenia è una condizione caratterizzata dalla presenza di un forte attaccamento a false convinzioni (deliri), allucinazioni (solitamente di tipo uditivo) e pensiero e comportamenti anomali. Inoltre, possono essere presenti ridotta manifestazione emotiva, riduzione della motivazione, declino delle funzioni cognitive e disturbi nelle funzioni quotidiane come quelle lavorative, sociali e di autosufficienza.
Quando si parla di schizofrenia spesso si è portati a pensare alla sofferenza individuale di chi ne soffre. In tutte le situazioni di sofferenza, e in particolare nei casi di schizofrenia, è importante ricordare come la difficoltà del singolo individuo è in realtà spesso espressione di un dolore relazionale che coinvolge l’intera rete familiare.
Di solito, proprio l’originalità e la peculiarità dei sintomi di un componente della famiglia, portano l’intero sistema a identificare il problema e la sua causa nell’individuo e nel suo malfunzionamento. In realtà, chi presenta il sintomo è colui che si fa carico della sofferenza dell’intero sistema familiare e la porta all’esterno sottoforma di pensieri, comportamenti o linguaggio disorganizzati.
Il comportamento schizofrenico è quindi un atto comunicativo. In questo caso, la modalità comunicativa è spesso paradossale ma non per questo insensata. Possiamo intendere questo tipo di linguaggio come metaforico ossia un linguaggio che evoca immagini o simboli per chiarire dei concetti. Di fatto forse il paziente schizofrenico non è altro che un poeta che cerca di dare un senso alla sofferenza familiare e di comunicarla al mondo.
Coinvolgere l’intero sistema familiare nel processo di cura e di cambiamento risulta non solo utile ma necessario per due motivi:
la sofferenza espressa dall’individuo tramite pensieri, comportamento e linguaggio disorganizzati (o metaforici!) è l’espressione di un dolore collettivo
i familiari spesso si trovano smarriti e confusi di fronte ai comportamenti anomali del parente e hanno bisogno di dare un senso a tutto ciò che risulta aggrovigliato e disorganizzato nelle sue modalità comunicative e relazionali
La terapia familiare per il trattamento della schizofrenia promuove un cambiamento su diversi livelli.
Partendo dal presupposto che all’interno di una famiglia, e di ogni relazione, al comportamento di un individuo segue circolarmente il comportamento di un altro, la terapia familiare cerca di facilitare l’interruzione di alcuni circoli comunicativi e comportamentali disfunzionali.
L’intervento con l’intero sistema familiare permette la condivisione dei propri vissuti, pensieri ed emozioni in un contesto collettivo protetto, facilitando il confronto e la comprensione del punto di vista e il vissuto degli altri membri della famiglia
Il coinvolgimento di tutti i familiari permette una costruzione di senso comune e condivisa rispetto alla sofferenza individuale e familiare. Permette infatti di costruire una storia familiare condivisa che aiuta a dare un senso ai vissuti passati e presenti. Può portare all’emergere di conflitti irrisolti, schieramenti e alleanze, miti e vincoli familiari che hanno bloccato il sistema familiare in una situazione di sofferenza.
La terapia familiare può aiutare a riflettere sulla comunicazione che avviene nelle relazioni familiari promuovendo modalità comunicative più chiare e funzionali, in cui ogni membro possa comprendere l’altro e possa e sentirsi compreso.
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