Mio figlio adolescente

Tutti noi nasciamo almeno due volte! L’adolescenza rappresenta una seconda nascita, una ridefinizione complessiva di sé.

L’adolescenza è quel periodo dello sviluppo che avviene tra i 10/12 anni e i 19 anni e in cui avvengono importanti cambiamenti a livello fisico e psicologico. Si tratta di una fase di transizione molto delicata che segna il passaggio dalla fanciullezza all'età adulta portando con sé un elevato potenziale trasformativo.

In questo periodo avvengono importanti cambiamenti:

  • fisici, come le prime trasformazioni del corpo legate alle variazioni ormonali e lo sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari;

  • relazionali, come la creazione di relazioni significative con i pari e l’allontanamento dalle figure genitoriali;

  • psicologici, come la continuazione del processo di separazione-individuazione dai genitori, la ricerca e costruzione della propria identità e cambiamenti emotivi legati allo sviluppo del sistema limbico;

  • cognitivi, come maggiori capacità logiche e di astrazione che permettono di riflettere sulle proprie idee e quelle degli altri.

Gli adolescenti si trovano a dover capire chi sono, cosa vogliono e come li vedono gli altri mentre avvengono tutti questi importanti cambiamenti fisici, emotivi e cognitivi.

Durante questa fase del ciclo di vita ci si trova a dover affrontare una serie di “compiti evolutivi”, alcuni biologicamente determinati e altri di natura socio-culturale, che riguardano l’acquisizione di particolari competenze.

Separazione-individuazione: questo processo riguarda l’allontanamento fisico dai genitori ma soprattutto un cambiamento nel legame interno con loro. L’adolescente deve maturare un sé in grado di gestire il mondo fisico, emotivo e cognitivo indipendente dalle figure parentali che lo hanno contenuto e protetto fino a questo momento. Uno sviluppo adolescenziale maturo conduce ad un’autonomia e a una separazione non intesa come rottura delle precedenti relazioni, ma come la loro trasformazione dentro un percorso di continuità.

Mentalizzazione del sé corporeo: il segnale più grande che sancisce l’adolescenza è la trasformazione del corpo. Questa trasformazione necessita da parte dell’adolescente la scoperta e accettazione del proprio nuovo corpo che può non corrispondere alle proprie aspettative. L’accettazione del proprio corpo, che a volte può mettere in crisi, riguarda sia la generatività del corpo e l’espressione della sensualità, sia la sua mortalità.

Nascita sociale: l'adolescenza è fondata su un passaggio di ruolo affettivo e sociale. Da figli della famiglia naturale si diventa figli della comunità sociale nella quale si vive e si cresce. Le amicizie, i primi amori, la scuola, e, in generale, il concetto di “gruppo”, risultano, infatti, importantissimi in questa fase del ciclo di vita in cui il soggetto inizia ad assumersi la responsabilità di un ruolo socialmente riconosciuto, rispondendo anche alla domanda: “Che posto ho io nel mondo?”.

Definizione e formazione dei valori: in adolescenza avviene uno snodo centrale nella formazione del sistema dei valori. I bambini hanno dei valori di riferimento ancora molto legati a quelli dei genitori, figure da cui dipende ancora la loro sopravvivenza. In adolescenza questo non basta più, in questo periodo si inizia a prendere come riferimento il mondo dei pari, del gruppo di amici, delle relazioni di coppia. Il gruppo diventa una sorta di laboratorio in cui scoprire e sperimentare non solo nuove esperienze ma anche nuovi valori e idee. Mettendo in discussione il sistema dei valori genitoriale, l’adolescente si può anche rivolgere ad adulti che ritiene significativi come gli insegnanti, un parente, un allenatore o un educatore.

L’adolescenza e tutti i suoi cambiamenti non coinvolgono solo il ragazzo o la ragazza ma tutto il loro sistema familiare. Genitori, nonni e altri parenti si trovano a dover attraversa e navigare al fianco dell’adolescente in questo periodo particolarmente intenso di repentini e continui cambiamenti.

Come posso affrontare l’adolescenza di mi* figli*?

  • accogli la sua emotività: l’emotività dell’adolescente è spesso come uno tsunami, arriva forte e improvvisa. Tutto questo è normale ed è legato allo sviluppo di alcune aree cerebrali subcorticali che rendono gli adolescenti più sensibili e quindi più emotivi e a volte irritabili. Accogliere queste emozioni aiuta tu* figli* nell’imparare ad autoregolarle

  • non fuggire dal conflitto: gestiscilo: la trasgressione diventa un elemento essenziale nel percorso di crescita che porta i ragazzi a confrontarsi con le proprie responsabilità, con la libertà, e quindi con le conseguenze delle proprie azioni. In questo, il ruolo dei genitori è fondamentale. È essenziale per i ragazzi sperimentare l’autorità dell’adulto, solo così avranno l’occasione di trasgredire veramente e comprendere dagli eventuali errori. Il conflitto con i genitori è una parte normale e sana della vita. Il modo in cui lo affrontano verrà imparato in gran parte dal modo in cui anche i genitori gestiscono i conflitti.

  • lascia spazio e dai fiducia: può essere una sfida per alcuni genitori lasciare che i loro figli esercitino l'indipendenza ma è un passo importante da compiere in questo periodo. I ragazzi e le ragazze hanno bisogno di trascorrere del tempo con altre persone della loro età per sviluppare abilità sociali e provare un senso di appartenenza. Il gruppo degli amici diventa il riferimento dei ragazzi e proprio per questo i figli potrebbero non condividere i propri pensieri e sentimenti con il genitore come avrebbero fatto prima. È perfettamente normale. Bisogna dare spazio ed essere pronti all’ascolto.

Ricevo online o in studio a Varese e Inveruno: psicologamariagaiera@gmail.com / 3426282584

Indietro
Indietro

Il lutto: verso un’integrazione del dolore

Avanti
Avanti

Trauma e discontinuità